venerdì 29 ottobre 2010

D&D: destino e DNA





destino: c'è chi crede, chi no, e chi sceglie una via  di mezzo (io per esempio credo che per una certa parte l'uomo sia artefice del suo destino ma che altre cose siano totalmente fuori dalla sua portata: puoi cercare di evitare di scivolare su bucce di banana stando attento a dove metti i piedi ma se uscendo di casa ti capita che un uccello ti faccia la cacca in testa o sulla tua giacca nuova..beh, lì non ci puoi far nulla).


vogliate scusarmi se ora adotterò un punto di vista totalmente femminile, ma questo discorso ve lo tiro fuori dopo aver confrontato storie che riguardano donne.
ho insomma notato che, in più di un caso, le esperienze vissute dalla madre capita che siano vissute, più o meno alla stessa età, anche dalla figlia (a volte ingnara del fatto che siano successe anche alla propria madre.)
N.B. non parlo di cose che riguardano quella 'porzione di destino' che potrebbe essere gestita dal nostro arbitrio:
sono per lo più avvenimenti che non possiamo controllare, e che in alcuni casi, se si potesse, le figlie eviterebbero volentieri di vivere a loro volta.

la domanda di oggi è, appunto: quanto conta il DNA quando si parla di destino?
è possibile che il nostro bagaglio ereditario sia in grado di influenzare il nostro futuro?
possiamo fare qualcosa per scrivere la nostra vita con nuovo inchiostro e su pagine nuove, o invece siamo inconsapevolmente costretti a ricalcare vecchi stampi?

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