martedì 23 novembre 2010

weather & emotions

Durante l'anno mi capita che, in presenza di certe condizioni atmosferiche mi senta molto, molto..è strano da dire perchè mi verrebbe da scrivere 'emozionata' - nel senso che provo delle emozioni particolari- ma non è il termine giusto.
 mi sento come se qualcosa mi si smuovesse dentro, e pian piano si facesse sempre più grande, ecco.
questo accade di solito in tre momenti dell'anno:
durante l'inverno quando ci sono quelle serate -per niente tipiche dell'inverno Padano- chiare, limpide, con l'aria tagliente che ti fa subito arrossare le gote e bruciare le narici quando respiri:
la città sbarluccica tutta di luci, di solito fa un freddo cane ma è bello uscire perchè ti senti più viva. è persino bello imbacuccarsi di guanti, sciarpa, cappelli e super piumino. In quelle serate così rare da noi, l'unica cosa che secondo me si dovrebbe fare è uscire con una persona a cui vuoi molto bene (o che ami, se sei fortunato), camminare abbracciati, passeggiare sorridendo e sentendo la pelle del viso tirare.
(per concludere in bellezza sarebbe perfetto fare anche una sosta caldarroste :D)


il secondo momento 'magico' è quando, a febbraio o a marzo, comminando sul viale dei giardini,  improvvisamente e inavvertitamente sento profumo di primavera: l'aria ha proprio un qualcosa di diverso e appena lo sento mi riempio davvero di felicità e mi verrebbe voglia di saltare  e urlare e cantare. 
allora la mia comminata assume un andamento diverso, più giocoso e dondolante, e cammino col naso leggermente all'insù per respirare di più (ora che ci rifletto quest'associazione naso all'insù-respirare di più non credo che abbia molto senso scientificamente, ma è una cosa istintiva)
è una specie di richiamo, un qualcosa che ti dice: 'ehi, basta dormire, tra poco potrai startene in giro tutto il giorno!'
per finire, l'ultimo momento ad alto tasso di turbinio interiore è l'ora del tramonto estivo, quando i raggi del sole sono dritti in fronte a te, all'altezza dei tuoi occhi:
il cielo è azzurrissimo e se sei al mare, la spiaggia è solitamente quasi deserta. il mare si placa, il sole va giù e tu incominci magari a sentire un po' di freschino.
è 
                            "l'ora che volge il disio
ai navicanti e 'ntenerisce il core
lo dì c'han detto ai dolci amici addio;
                                                                                                       Dante
in quel momento viene proprio da farti dei viaggi assurdi, oppure di non pensare assolutamente a nulla e di riempirti gli occhi solo di mare e di azzurro.

dato che siamo solo all'inizio dell'inverno, viviamo in attesa del primo momento magico, quando 
on devrait seulement s'aimer.

domenica 21 novembre 2010

Domenica.

da quando si è all'università si hanno due domeniche:
il sabato e la domenica.
ma la domenica vera e propria è appunto (non ci crederete mai) la domenica. il sabato hai la serata, hai tante cazzatine, i negozi sono aperti, il mondo gira..
la domenica tutto si ferma. 
e se è pure una goirnata uggiosa di novembre, grigia, fredda e noiosa..cosa succede?
bene, a me dipende:
oggi sono presa da uno scazzo incredibile, che riguarda anche lo scazzo verso lo scazzo: non ho voglia di fare niente, ma non ho neanche voglia di non fare niente.
allora mi dico: fai qualcosa!
ma che cosa se non ho voglia di fare nulla?
ooooh santa Noia, così osannata dai genitori e dai nonni che ripetono di continuo che i ragazzi di oggi non sanno annoiarsi. 
va bene, provo ad annoiarmi, non si sa mai che mi venga da scrivere un post migliore di questo.



mercoledì 17 novembre 2010

Per mano



questa sabbia è bagnata e scura, i talloni sprofondano.
si avvicina una bambina, è titubante  e piccola. tu non sai perchè ma non le sorridi, non ci riesci. i bambini ti piacciono, ti fanno sorridere e ti scatenano un moto di tenerezza interiore, ma lei no.
cosa vuole questa bambina?
è seria, non parla e non chiede.
















se tu le sapessi leggere negli occhi, se tu sapessi interpretare i piccoli e incerti movimenti delle mani lo capiresti.
lei vuole correre, vuole prenderti per mano e correre insieme a te. e allora l'atmosfera si fa chiara e brillante, c'è del verde, forse sei su un prato e insieme con lei ti senti libera.
e correte.



sabato 13 novembre 2010

sciocchezze :D

"seraaa....un paio di comunicazioni di servizio..

1- sono MOLTO MOLTO GASATA,e spero anche te (e ovviamente cocò!!!)
2- ho preso la pastiglia per vedere meglio in modo da rendere la vostra permanenza in macchina il piu' agevole possibile
3- voglio vederti ciucca persa e magari vederti vomitare sotto il cartello dell'uscita "pavia sud"
4- stasera se non volete che vi porti in uno dei 100 borghi più belli d'italia, cercate di portare un tom tom
5-dato che siamo già al secondo pacco clamoroso,vedi di farti perdonare con uno dei dolci favolosi della flo
6-dato che sarà una serata lunga e complessa con te a fianco, cerca di far finta di volermi bene e non rompere troppo
7-ore 10.46.37" dietro da te, piu' infighettate che mai........

E ORA VAI A LAVARTI CHE PUZZI!"








così la Carlot la smetterà di rompere o di FARCI IL CULO! :D
contenta??

giovedì 11 novembre 2010

perchè lì?




perchè qui, lì, e non altrove?
questa è la domanda che mi sono fatta quando ho visto delle intervsite e dei filmati sull'alluvione in veneto.
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mercoledì 10 novembre 2010

keep fit

questa settimana per una congiuntura particolare di eventi ho dovuto fare due esami al Policlinico di S. Matteo, uno in Ginecologia e l'altro in Dermatologia.
dopo queste esperienze credo proprio che non rinnoverò mai più il mio abbonamento in palestra in quanto una visita ogni tanto equivale ad almeno tre allenamenti, se non quattro. non i credete? benissimo, ecco le prove (SCIENTIFICHE):

_prenotare l'appuntamento: 80 kcal
Per prenotare l'appuntameno in dermatologia ho dovuto fare all'incirca 5 chiamate: prima in allergologia -N.B. sono stata in attesa per un quarto d'ora dopo aver chiamato e  richiamato tre o quattro volte- che mi rimanda al centralino; questo dopo avermi chiesto efficientemente se il mio esame era per bambini o per adulti, naturalmente mi da il numero del reparto dove vengono visitati i bambini. molto gentilmente mi si dice che, appunto, ho sbagliato. richiamo il centralino, ho finalmente il numero giusto e, dopo 5 minuti di suspance perchè forse non fanno più l'esame che vorrei fare io, fisso l'appuntamento.)

_trovare il reparto: 40 kcal

_capire dove si paga il ticket: 200 kcal
siamo in Ginecologia: arrivo nella sala d'attesa, chiedo informazioni a riguardo e mi risponde una anziana signora, gentile e disponibile ma non molto afferrata nel dare informazioni.
mi dice di girare un coso, massì, un coso rotondo, poi di salire, poi ecco, sulla sinistra ci sono i REPARTI SPECIALI. lì posso pagare. inzialmente ero piuttosto scettica sulle indicazioni della vecchia signora -reparti speciali??che cazzo è??io devo solo pagare un ticket!-. provo a segiurle usando la fantasia per trovare quel coso rotondo e tutto il testo. la mia interpretazione mi porta a salire le scale. Finisco in un altro piano, chiedo a un'infermiera che non sa dove si pagano i ticket del suo reparto, ma nel momento in cui, titubante le dico "reparti speciali", allora la signora si illumina e mi dice che DEVO USCIRE da Ginecologia e dirigermi verso Otorino. lì a sinistra troverò i Reparti speciali.
erano le 2 del pomeriggio, ho pensato che come minimo sarei riuscita ad uscire da lì alle 5.

_raggiungere il posto dove si pagano i ticket: 90 kcal
non è molto bene indicato: finisco dentro Otorino e lì, la signorina allo sportello con tutta la scarsa gentilezza di cui è dotata, senza guardarmi in faccia mi dice 'fuori a sinistra'.
a testa bassa esco.

_trattamento delle donne isteriche e frustrate agli sportelli (e a volte anche rincoglionite): 150 kcal -se te la prendi-

_fare la visita: 250 kcal per l'ansia (ginecologia)
                      indefinite kcal per allergologia: la macchina non funziona, mi rimandano a casa.

sapete cosa vi dico??ora mi sparo cappuccio e brioches e mi compro pure una sciarpa: kcal bruciate ZERO, frustrazione ZERO, appagamento incalcolabile.


p.s. non vi preoccupate, in ginecologia non sono andata perchè avevo paura di essere incinta

lunedì 8 novembre 2010

veloce veloce

sono di fretta ma mi sento in colpa perchè è tanto che non scrivo quindi vi mando il link della canzone che sto ascoltando in quest giorni:
molto suggestiva, se vi capita leggete anche il testo!(testo e traduzione)
io quando l'ascolto mi immagino una donna che sorseggia del vino e un uomo dalla voce calda che la invita  a ballare durante una sera un po' elegante ( ma non snob e noiosa: elegante nel modo giusto e frizzantina): l'atmosfera è accogliente, calda, vi  sono molte luci, e vedo anche il colore giallo.


take this waltz by Leonard cohen









"And you’ll carry me down on your dancing
to the pools that you lift on your wrist –
O my love, O my love
Take this waltz, take this waltz,
it’s yours now. It’s all that there is”.

martedì 2 novembre 2010

tiè



" Ci sono italiani di molti tipi: alti, bassi, biondi, bravi, cattivi. 
Come i cinesi.
Però loro sono un po' ignoranti, non lo sanno.
Loro pensano che tutti i cinesi sono uguali
 perchè non hanno viaggiato come me."


Tong, 9 anni, Cina

lunedì 1 novembre 2010

that's all (?)

mi piacciono le foto e con i collage le posso far diventare anche un po' mie anche se le pesco qua e là da internet.
spesso mi capita che la mattina di alcune giornate vuote venga compeltamente catturata e incuriosita da nuove cose che trovo su internet: parto magari dal testo di una canzone, passo per un video su youtube e inesorabilmente finisco su wikipedia.





oggi mi è ritornata in mente dal nulla la storia di Chelsea Hotel,
 "a rest stop for rare individuals", 
"una specie di Torre di Babele della creatività e delle cattive abitudini e che alcuni dei cervelli più sballati e autodistruttivi del mondo, almeno una volta, hanno chiamato 'casa'."
Arthur Miller, che vi stette per 6 anni lo descrisse così: "This hotel does not belong to America. There are no vacuum cleaners, no rules and shame...it's the high spot of the surreal. Cautiously, I lifted my feet to move across bloodstained winos passing out on the sidewalks--and I was happy. I witnessed how a new time, the sixties, stumbled into the Chelsea with young, bloodshot eyes."
in Chelsea Hotel passarono musicisti, artisti, pittori, poeti; su questo hotel speciale si scrissero canzoni (come Chelsea Hotel, appunto, scritta da leonard Cohen invaghito per Janis Joplin, con la quale ebbe una breve relazione tra quelle mura) e si girarono film.
Fece da casa -e da tomba- a personaggi come Dylan Thomas (che si crede abbia convinto il giovane Zimmerman a cambiare il suo nome in Bob Dylan) che entrò in coma dopo aver bevuto 18 whisky nella sua camera; Sid vicious, bassista dei Sex Pistols, e nancy Spungeon, trovata morta pugnalata probabilmente da Sid (non è certo perchè il signorino era troppo fatto per ricordarsi se l'aveva uccisa lui oppure no); Jimmy Hendrix, Janis Joplin,Jim Morrison (che fanno tra l'altro parte del CLub 27 )vi passavano le loro serate organizzando drug parties; Kerouac, Bob Dylan -che qui compose "sad eyed lady"- e molti altri.

e per oggi è tutto -forse-