martedì 19 ottobre 2010

labirinto

sono un paio di estati  che all'improvviso mi viene voglia  di poesia e quindi mi compro delle raccolte di testi poetici.
l'anno scorso è stata la volta di Hikmet, quest'estate è toccato a Saramago: avevo visto nel porto di Piombino appena prima di imbaracarmi per l'Isola d'Elba una ragazza che mi aveva affascinata molto:
era vestita sportiva, scarpa comoda e consumata ai piedi e mega zainone sulle spalle. per me le vacanze erano inziate il giorno stesso e vedere quella ragazza mi ha fatto sentire ancora di più la voglia di viaggiare, di rilassarmi, di vivere come viene, di fare un tipo di viaggio che spero di fare presto ma che non ho ancora avuto modo di fare.
il particolare più bello del'abbigliamento della ragazza era proprio un libro di Saramago:
un po' ingiallito, stropicciato, vissuto e incastrato nella retina posteriore dello zaino.
mi sono detta 'devo cercare di capire qualcosa di più su questo Saramago'  e poi è finita che mi sono comprata le sue poesie.
il bello della poesia -come delle belle canzoni- è che ti capita di leggere più volte una stessa poesia e ogni volta ti sembra di afferrare un significato diverso, sentire qualcosa di diverso.
una volta  mio nonno, in un suo momento di lucidità, mi ha parlato, mi ha osannato la poesia  ed è stato davvero emozionante -'emozionante' mi sembra un aggettivo da fighetta ma per il momento non trovo niente di meglio per descrivere quello che è stato per me sentire mio nonno dire quello che ha detto-:
gli brillavano gli occhi, ripeteva a memoria 'tanto gentile e tanto onesta pare', mi spiegava la musicalità di 'she dwelt among untrodden ways', e io ero completamente rapita.
quindi oggi vi regalo questa poesia: la prima volta che l'ho letta ero in Polonia e alla fine ho detto WOW.
Ero proprio WOW.
dopo averla letta ho pensato alla persona a cui l'ho dedicata qualche giorno fa. il suo titolo è 


LABIRINTO


in me ti perdo, notturna apparizione,
nel bosco degli inganni, nell'assenza,
nel nebbioso grigior della distanza,
nel lungo corridoio di porte false.


dal tutto si fa il nulla, e questo nulla
di un corpo vivo subito si popola,
come isole che fluttuanonel sogno,
brumose, nel ricordo rinnovato.


In me ti perdo, dico, se la notte
sulla mia bocca colloca il suggello
dell'enigma che, detto, si ravviva 
e s'avvolge in spire di segreto.


nei giri e nei rigiri che m'adombrano,
nell'andare a tentoni a occhi aperti,
qual è del labirinto l'ampia porta,
dove il raggio del sole, i passi certi?


in me ti perdo, insisto, in me ti sfuggo,
in me fonde il cristallo e si frantuma,
ma quando il corpo cede alla stanchezza
in te mi vinco e salvo, in te mi trovo.




José de Sousa Saramag(Azinhaga16 novembre 1922 – Tías18 giugno 2010) è stato uno scrittorepoeta e critico letterarioportoghesepremio Nobel per la letteratura nel 1998.
tra l'altro ho scoperto che teneva pure un blog dove scriveva costantemente.[ndr: Dalle sue pagine aveva anche contestato il premier italiano Silvio Berlusconi per la sua politica e per questo la casa editrice Einaudi (Gruppo Mondadori) annunciò che non avrebbe pubblicato la raccolta dei suoi scritti sul blog denominata Il quaderno. ]

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